Il Terzo Paradiso è il nuovo mondo

La funzione dell’Arte nella Società umana secondo il grande artista contemporaneo Michelangelo Pistoletto

Il simbolo del Terzo Paradiso unisce la comunità umana

Cos’è il Terzo Paradiso?
È la fusione fra il primo e il secondo paradiso. Il primo è quello in cui gli esseri umani erano totalmente integrati nella natura. Il secondo è il paradiso artificiale, sviluppato dall’intelligenza umana, fino alle dimensioni globali raggiunte oggi con la scienza e la tecnologia. Questo paradiso è fatto di bisogni artificiali, di prodotti artificiali, di comodità artificiali, di piaceri artificiali e di ogni altro genere di artificio. Si è formato un vero e proprio mondo artificiale che, con progressione esponenziale, ingenera, parallelamente agli effetti benefici, processi irreversibili di degrado e consunzione del mondo naturale. Il Terzo Paradiso è la terza fase dell’umanità, che si realizza nella connessione equilibrata tra l’artificio e la natura.
Terzo Paradiso significa il passaggio a uno stadio inedito della civiltà planetaria, indispensabile per assicurare al genere umano la propria sopravvivenza. A tale fine occorre innanzi tutto ri-formare i principi e i comportamenti etici che guidano la vita comune.
Il Terzo Paradiso è il grande mito che porta ognuno ad assumere una personale responsabilità nella visione globale. Il termine paradiso deriva dall’antica lingua persiana e significa “giardino protetto”. Noi siamo i giardinieri che devono proteggere questo pianeta e curare la società umana che lo abita.
Il simbolo del Terzo Paradiso, riconfigurazione del segno matematico dell’infinito, è composto da tre cerchi consecutivi. I due cerchi esterni rappresentano tutte le diversità e le antinomie, tra cui natura e artificio. Quello centrale è la compenetrazione fra i cerchi opposti e rappresenta il grembo generativo della nuova umanità.
Michelangelo Pistoletto, 2003

LA CITTA’ DELL’ARTE
Il Terzo Paradiso assume forma concreta e operativa attraverso le attività di Cittadellarte.

Nel 2014 il simbolo del Terzo Paradiso è stato installato nell’atrio della sede del Consiglio dell’Unione Europea a Bruxelles durante il semestre di presidenza italiana.

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La Cittadellarte ha come scopo di ispirare e produrre un cambiamento responsabile nella società attraverso idee e progetti creativi.

La Cittadellarte-Fondazione Pistoletto viene istituita nel 1998 come attuazione concreta del Manifesto Progetto Arte con il quale l’artista Michelangelo Pistoletto propone un nuovo ruolo per l’artista: quello di porre l’arte in diretta interazione con tutti gli ambiti dell’attività umana che formano la società.

Cittadellarte è un grande laboratorio, un generatore di energia creativa, che sviluppa processi di trasformazione responsabile nei diversi settori del tessuto sociale.

Il nome Cittadellarte incorpora due significati: quello di cittadella, ovvero un’area in cui l’arte è protetta e ben difesa e quello di città, che corrisponde all’idea di apertura e interrelazione complessa con il mondo.

Le attività di Cittadellarte perseguono un obiettivo di base: portare operativamente l’intervento artistico in ogni ambito della società civile, per contribuire a indirizzare responsabilmente e proficuamente le profonde mutazioni epocali in atto.

Cittadellarte è strutturata organicamente secondo un sistema cellulare. Essa si configura in un nucleo primario che si suddivide in differenti nuclei. Questi prendono il nome di Uffizi.

Ogni Ufficio conduce una propria attività rivolta ad un’area specifica del sistema sociale.

Le finalità degli Uffizi consistono nel produrre un cambiamento etico e sostenibile, agendo sia su scala globale che locale.

Gli Uffizi attualmente attivi si occupano di Arte, Educazione, Ecologia, Economia, Politica, Spiritualità, Produzione, Lavoro, Comunicazione, Architettura, Moda e Nutrimento.

 http://www.cittadellarte.it

Cittadellarte si trova all’interno dei locali di un opificio dismesso, l’ex Lanificio Trombetta, un complesso di archeologia industriale nello storico centro tessile di Biella.

Cittadellarte – Fondazione Pistoletto
via Serralunga, 27 – 13900 – Biella – Italia
tel +39 015 28400 – fax +39 015 2522540

 DA: Michelangelo Pistoletto – Ominiteismo e Demopraxia

Questo è il mio ultimo manifesto. Il manifesto di un essere umano, in un punto dello spazio e del tempo.

Un essere in parte naturale e in parte artificiale. Naturale, in quanto formato dalla natura e artificiale in quanto formato dall’Arte. Un essere umano fatto ad Arte.

L’intento è riconsiderare i fondamenti della costruzione socio-culturale, nello specifico la religione e la politica, rileggendoli attraverso il nuovo binomio: Ominiteismo e Demopraxia. La mia convinzione è che la democrazia non possa coesistere con i dogmi monoteistici. Per dimostrarla, intendo seguire la direzione tracciata dal solco dell’Arte. L’Arte da origine a tutti i sistemi che nel tempo hanno organizzato la società umana. È l’Iniziazione primaria.

La prima opera d’Arte risale all’impronta di una mano sulla parete di una caverna: l’impronta della mano non è la mano, ma la rappresentazione, dunque il concetto, della mano fisica. Con la nascita del concetto, si ha l’origine del pensiero umano.

Il segno della mano è il guado fra l’animale inconsapevole e l’animale consapevole, fra il non umano e l’umano. Da allora, ogni atto iniziatico riconferma e celebra questo primordiale passaggio. La portata dell’opera di quell’artista ignoto è incommensurabile per due ragioni: la prima, essa dà origine al linguaggio segnico che permette la comunicazione del pensiero. Infatti, nelle caverne le impronte delle mani si moltiplicano e si raggruppano a rappresentare, in embrione, la società. Seconda cosa, fra la realtà e la virtualità della mano, l’Arte apre le porte dell’ignoto e sviluppa la sfera dell’immaginario, che cresce fino a diventare un universo interamente metafisico.

Pensiamo questo universo metafisico come un Arco Spirituale. La religione ne ha preso pieno possesso, dando risposte a tutto con l’autorialità divina, pretendendo così il monopolio dell’ignoto. Nell’ignoto, la scienza muove la sua ricerca. Ma rispetto alla religione, procede attraverso risposte provvisorie e relative. L’Arte contiene l’ignoto nell’arco metafisico-spirituale e comprende in esso sia la religione che la scienza. La religione e la scienza esistono in quanto partorite dall’Arte, con il primo segno nella caverna primordiale. Da allora, l’Arte non ha mai smesso di partecipare alle avventure dell’umanità, accompagnando in ogni passaggio l’organizzazione della società fino a rendersi complice del potere.

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